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Zanotta

Ritratte in un paesaggio collinare, riconosciute icone del design italiano acquistano inedite sfumature giocose.

Zanotta

L'azienda deve la sua fortuna all'intuito e alla passione del fondatore, Aurelio, convinto che "l'industria dell'arredamento debba sforzarsi per anticipare bisogni futuri non limitandosi a soddisfare la domanda passiva del pubblico". Nel 1954 inizia la sua avventura imprenditoriale aprendo, in Brianza, la Zanotta Poltrone, che diventerà poi Zanotta. L'azienda presenta al pubblico, dapprima il divano Throw-Away di Landels, poi nel 1969, la famosa poltrona Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro, e da lì iniziano le collaborazioni con i fratelli Castiglioni, Gae Aulenti, De Pas, D'Urbino e Lomazzi, Ettore Sottsass, Marco Zanuso, Enzo Mari,… Grandi nomi e giovani agli inizi della loro carriera, tutti trovano spazio e ascolto, a condizione che propongano progetti "che si differenziano dal resto". Nel 1989 nasce "Zanotta Edizioni", che propone oggetti in serie limitate. Ad Aurelio, scomparso improvvisamente nel 1991, succedono i figli Eleonora, Francesca e Martino, che oggi continuano il sogno paterno. Sotto la guida della seconda generazione, Zanotta si conferma sinonimo di alta qualità del design, sperimentazione e apertura verso i giovani progettisti. Molti pezzi Zanotta sono citati nei libri di storia del design ed esposti nei più importanti musei d'arte del mondo. Tre sono i premi Compasso d'Oro assegnati all'azienda.

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